Il nostro Novecento tra arte e storia

di Fabio Massi

Alle Scuderie Papali al Quirinale di Roma una mostra ripercorre il XX secolo italiano attraverso le opere di grandi artisti e il racconto dei tanti avvenimenti storici, politici, economici e sociali che hanno segnato il nostro Paese. Fino al 1° aprile 2001.

Un intrigante racconto lungo un secolo attraverso artisti italiani e avvenimenti storici, politici, economici e sociali nel Bel Paese. È la mostra “Novecento. Arte e Storia in Italia”, allestita fino ad aprile negli splendidi spazi delle Scuderie Papali al Quirinale e ai Mercati di Traiano. L’esposizione, che sta già avendo un importante riscontro di pubblico, è stata curata dal critico d’arte Maurizio Calvesi e dallo storico inglese Paul Ginsborg, sotto il patrocinio della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma.

Sono presenti opere di ben 130 artisti che, con i loro lavori, hanno accompagnato un secolo, il Ventesimo, ricco di grandi trasformazioni, innovazioni, tragedie e sconvolgimenti. La mostra, seguendo il progetto dei suoi ideatori, si sviluppa su di una doppia linea del medesimo binario narrativo: sculture, pitture, disegni e installazioni sono letteralmente sovrastati da un telone ininterrotto, quasi fosse il nastro della rotativa di un quotidiano, sul quale è scritta e proiettata una sintesi storica dell’intero secolo. Il percorso espositivo è suddiviso in diverse sezioni e non segue un ordine meramente cronologico, ma mette a confronto lavori della prima e della seconda metà del Novecento, nell’intento di focalizzare importanti momenti espressivi e linguistici. La prima parte è dedicata al post-impressionismo e al simbolismo di inizio secolo, con opere di Balla, Boccioni, Carrà e di un artista che rimane avulso dal panorama di quegli anni, Amedeo Modigliani.

Dal Futurismo alle poetiche della materia è il titolo della sezione nella quale i capolavori di Balla e Boccioni si legano con i quadri di Burri, le tele squarciate di Fontana, le sculture di Kounnelis, autori che in maniera assai diversa tra loro hanno caratterizzato quell’avanguardia italiana ispiratrice dell’arte europea e americana in anni successivi. Nella parte dedicata all’astrattismo troviamo artisti come Licini, Capogrossi e Turcato, mentre le opere di De Chirico, Manzù, Morandi e Sironi rappresentano le diverse facce della classicità tra metafisica, tradizione e concetto. L’ultima parte della mostra è allestita ai Mercati di Traiano dove, insieme a grandi sculture, è ospitata una sezione dedicata agli ultimi tre decenni del ’900.