L’arte del collezionismo

di Fabio Massi

Una mostra dedicata all’importanza del lavoro che i collezionisti hanno svolto e continuano a svolgere nel nostro Paese. L’antiquario sceglie, conosce, documenta, sa conservare e, in qualche caso, fa ritornare nei luoghi di provenienza, meravigliose opere d’arte. Fino al 1° novembre a Palazzo Venezia, Roma.

Il confronto tra la capacità collezionistica del passato e quella di oggi è il tema portante della duplice mostra “Arte e Collezionismo” e “Ritorni”, ospitata fino al 1° novembre negli splendidi ambienti di Palazzo Venezia e promossa dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma e dall’Associazione Antiquari d’Italia. L’evento è incentrato su due aspetti fondamentali che si coniugano nella realtà di una tradizione storica, che è quella del collezionismo inteso come motore di cultura. Da un lato, quindi, viene presentata un’esposizione di capolavori che sono l’espressione di una vasta gamma del panorama artistico nazionale e internazionale, dall’altro vengono esibite 65 opere d’arte acquistate dagli antiquari all’estero e riportate nel nostro Paese, sia in forma temporanea che definitiva, per restituirle al collezionismo nazionale, pubblico e privato. Si possono ammirare importanti lavori di autori come Corrado Giaquinto, Angelo Maria Crivelli, Alessandro Longhi, Marco Palmezzano, Antoniazzo Romano, Lorenzo Lippi, Jacopo Zucchi e Agnolo Gaddi.

In un percorso dal taglio più da esposizione museale che mercantile, progettato dall’architetto Eugenia Cuore della soprintendenza romana, si possono apprezzare mobili, suppellettili, sedie e molti altri oggetti d’arte provenienti dalle collezioni di 48 antiquari italiani di chiara fama che rappresentano tutti i settori dell’antiquariato, offrendo un’ampia panoramica di scuole e di stili, di ogni epoca e origine. L’intento della mostra è quello di sottolineare l’importanza del lavoro dei collezionisti che hanno svolto e continuano a svolgere nel nostro Paese. L’antiquario sceglie, conosce, documenta, sa conservare e, in qualche caso, fa ritornare nei luoghi di provenienza, meravigliose opere d’arte. Ma non sono soltanto i grandi lavori di famosi artisti a testimoniare la cultura artistica delle epoche passate. È anche nell’arte del quotidiano, rappresentata da mobili e oggetti di arredamento dalle forme semplici o grandiose, che si evidenzia il percorso temporale della creatività artistica. In questo senso non si può capire fino in fondo la storia delle arti figurative senza conoscere gli aspetti più importanti del collezionismo.