Una consegna dietro l’altra

di Fabio Massi

Nonostante la crisi, l’attività dei corrieri risulta oggi fondamentale, visto il peso sempre maggiore che le ordinazioni on-line stanno acquisendo. Ma non mancano le problematiche riguardanti il trasporto su gomma, soprattutto nelle città.

Il 2009 è stato uno dei periodi peggiori degli ultimi anni per l’economia in generale e per i trasporti in particolare. La crisi, infatti, ha determinato un cospicuo calo della domanda di trasporto, sia di semilavorati sia di prodotti finiti. Secondo i dati pubblicati dal Centro studi Confetra – la Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica che rappresenta a livello politico, economico, sociale e sindacale le categorie imprenditoriali operanti nei settori del trasporto, della spedizione, della logistica e del deposito delle merci – i trasporti nazionali a carico completo su strada hanno registrato nel 2009 una flessione del 25% rispetto all’anno precedente, mentre quelli internazionali sono diminuiti del 22% circa; in termini di fatturato la contrazione è stata rispettivamente del 27% e del 25%. Fra i trasporti terrestri il settore che ha risentito meno della crisi, pur mostrando un segno negativo (-6% di consegne e -7% di fatturato), è quello dei corrieri espresso che nel primo semestre del 2010 ha fatto registrare una buona ripresa sia nei viaggi effettuati (+8%) sia nel giro d’affari (+2%).

L’attività principale degli express courier è la fornitura di servizi di trasporto a valore aggiunto, porta a porta e la consegna di spedizioni nel minor tempo possibile – in genere in 24 ore – di documenti, pacchi e beni, grazie a una tipologia di trasporto intermodale che si avvale dell’ausilio di aerei, treni, navi, tir, furgoni e altri mezzi. I primi cinque player del settore dei corrieri espresso nel mercato italiano – membri dell’Associazione italiana corrieri aerei internazionali (Aicai) che fa parte di Confindustria – hanno realizzato nel 2009 circa 135 milioni di spedizioni (di cui quasi l’80% sul territorio nazionale), per un fatturato di oltre 2,3 miliardi di euro, pari al 40% circa dell’intero mercato delle spedizioni. Il settore dei servizi express, nel quale trovano occupazione oltre 9.300 addetti diretti e 60.000 nell’indotto, nell’ultimo decennio ha quasi raddoppiato il proprio giro d’affari grazie a servizi sempre più personalizzati e a valore aggiunto, una crescita che si è verificata in parallelo con la diffusione delle tecnologie Ict.

«Da un recente studio di McKinsey – afferma Renato Carrara, managing director Operations Mediterranean District di FedEx Express – risulta che se nel 2000 soltanto il 20% dei beni prodotti era oggetto di scambi internazionali, nel 2020 la stessa percentuale salirà all’80% grazie anche all’affermarsi dell’e-commerce come modello di vendita. In questa direzione FedEx da tempo ha sviluppato sofisticate tecnologie web e Gps based per consentire di effettuare e controllare l’intero sistema di movimentazione delle merci raccolte e spedite in tutto il mondo. Affermare che l’e-commerce coincida oggi con una logistica real time non è più utopia». In effetti, la possibilità grazie a Internet di effettuare acquisti on-line ha aumentato la domanda per i servizi dei corrieri espresso, soprattutto nel canale B2c, e ha permesso alle imprese del settore dei trasporti una rapida ed efficiente elaborazione degli ordini e della pianificazione logistica.

«L’informatizzazione dei processi aziendali è un aspetto che ha riguardato tutti i settori – spiega Frank Sportolari, country manager di Ups Italia – compreso quello dei trasporti e della logistica, e negli anni ‘90 Ups ha investito miliardi di dollari in tecnologia per permettere ai clienti di rintracciare con il numero tracking le proprie spedizioni on-line. Oggi stiamo investendo, invece, in sofisticati software in grado di programmare il percorso di consegna più veloce ed ecologico. In altri casi, invece, è la presenza di un portfolio di servizi completo e flessibile che permette di essere già pronti a soddisfare una determinata esigenza nel momento stesso in cui dovesse manifestarsi. Prendiamo il caso di un nostro cliente specializzato nella vendita on-line di accessori moda: l’impossibilità di far provare un capo all’acquirente potrebbe causare una resistenza allo shopping virtuale per via della paura di una taglia sbagliata, di un tessuto poco confortevole o di un colore che, visto dal vero, potrebbe non piacere. Grazie al servizio “Ups returns”, gratuito per l’acquirente finale, se il capo non piace può essere facilmente rispedito al negozio virtuale utilizzando un’etichetta già prestampata per il ritorno al mittente».

I mittenti che usufruiscono dei servizi express sono costituiti al 90% dalle imprese, l’8% dai privati e il 2% dalle istituzioni, mentre tra i destinatari la quota dei privati sale quasi al 15%. In termini geografici, la maggior parte dei clienti dei corrieri si concentra nel Settentrione del Paese con il 67% del totale (Nordovest 44% e Nordest 23%), segue il Centro con il 25%, mentre nelle regioni del Mezzogiorno si trova soltanto l’8% della clientela complessiva. «Gli utenti, sia aziende e sia privati – afferma Franco Balocco, managing director Sales and Marketing di Dhl Express Italy – richiedono servizi di consegna sempre più a valore aggiunto: prima di tutto la tracciabilità dell’ordine attraverso messaggi Sms o e-mail di aggiornamento sullo status della spedizione, poi la flessibilità degli orari e delle modalità di consegna, oltre alle forme di pagamento della merce semplici ed efficaci. MyDhl, ad esempio, è il tool Dhl per le aziende che risponde a queste esigenze: permette al cliente la completa gestione in autonomia della spedizione e della documentazione. I privati, invece, possono gestire le loro spedizioni online attraverso il nostro sito: accedendo alla sezione “spedire online”, il cliente può verificare costi e tempi di consegna, prenotare il ritiro e seguire la spedizione fino alla consegna; nella sezione “rimessa in consegna” è possibile fornire istruzioni per rifissare il ritiro».

Bisogna tener conto, però, che il 12% della popolazione italiana (circa 7,5 milioni di persone) non ha accesso alla banda larga, una situazione che rallenta – o addirittura impedisce – l’utilizzo del sito internet del corriere e dei software per effettuare le spedizioni via web, rendendo impossibile la fruizione dei servizi aggiuntivi e delle soluzioni hi-tech offerte dalla maggior parte delle imprese del settore. «L’utente, o meglio, il cliente che acquista in e-commerce – dichiara Fernando Delogu, direttore marketing e relazioni esterne di Bartolini – ha come obiettivo principale la possibilità di disporre del bene acquistato nel più breve tempo possibile. La nostra azienda ha concordato con le imprese cui fornisce il servizio un’integrazione informatica tale da poter evadere gli ordini in tempi estremamente rapidi: le richieste di ritiro pervenute entro le ore 12 sono evase il pomeriggio del giorno stesso in modo tale da effettuare la consegna in tutta Italia il giorno successivo. Nell’Unione europea e nel resto del mondo in 48-72 ore». Le consegne “giorno successivo”, che già nel 2000 rappresentavano il 74% dei volumi totali, hanno raggiunto nel 2009 un valore complessivo dei volumi intorno all’80%, pari a un’incidenza di circa il 65% sul fatturato globale di settore.

«Il nostro business, cioè la distribuzione espresso di merce pallettizzata – afferma Roberto Rossi, presidente di Palletways Italia – è in grandissima maggioranza B2b, ma la recente introduzione del cosiddetto miniquarter (max 150 kg, 60 cm di altezza) sta rapidamente incrementando il segmento B2c. Se poi in questa categoria si include anche il retail “spicciolo” come ristorantini, negozietti ecc., la percentuale è sicuramente in forte crescita, specialmente nel settore enologico. La nostra azienda, per meglio capire tempestivamente le dinamiche in essere e anticipare le esigenze del mercato, ha aggiunto a un rigoroso controllo quantitativo giornaliero dei parametri di livello di servizio, misurazioni di tipo più qualitativo. In breve, chiamiamo i clienti dei nostri clienti (400-500 contatti/mese) chiedendo la loro opinione circa il nostro servizio sulla base di svariati parametri, come l’integrità della merce, il rispetto dei tempi di consegna, la cortesia del personale che effettua la consegna, la pulizia e le condizioni dei mezzi utilizzati. Le tre colonne portanti sulle quali poggia lo sviluppo del nostro network sono infatti il miglioramento incessante del servizio, la riduzione sistematica delle rese e l’innovazione continua con l’introduzione di nuovi servizi, il più recente dei quali è la formula “Consegnato o rimborsato”, che prevede il rimborso delle spese di trasporto in caso di ritardo di consegna per tutte le spedizioni premium sul territorio nazionale».

Il 75% delle merci distribuite dai corrieri è caratterizzata da prodotti ad alto valore aggiunto, come i componenti elettronici per cui sono essenziali poche scorte di magazzino o gli articoli di moda espressione del “Made in Italy”, o ancora i prodotti farmaceutici e quelli deperibili in genere. Il servizio consegna di documenti, invece, è in costante contrazione e rappresenta oggi il 25% del totale delle merci distribuite, per via del sempre più consueto utilizzo dei formati elettronici. Al contempo, lo sviluppo complessivo dei sistemi Ict ha favorito nuove forme di consumo e di interazione tra imprese e clienti finali basate su un rapporto diretto tra questi due soggetti.

«Il nostro cliente – afferma Roberto Sabbatani, direttore generale di One Express – può, innanzitutto, vedere in ogni istante lo stato della propria spedizione grazie a un sistema di tracciabilità on-line. Per qualsiasi problema, poi, ha la possibilità di contattare l’azienda. Fin dall’inizio, infatti, abbiamo privilegiato il rapporto umano e scelto di non avvalerci di call center, ma di rispondere direttamente a tutte le chiamate. Ciò comporta vantaggi in termini di puntualità, efficienza e cortesia. La nostra azienda, inoltre, si connota come corriere espresso su pallet, per cui tutti i servizi offerti vanno in questa direzione: il Gold garantisce consegne in 24 ore su tutto il territorio nazionale, nel Silver i tempi sono stati ridotti da 72 a 48 ore senza toccare le tariffe, mentre quello Extra consente di spedire a Catania e provincia in 48 ore dal Nord Italia e in 24 dal Centro-Sud. Inoltre, operiamo con una rete di oltre 70 affiliati, distribuiti su tutta la penisola e scelti fra le migliori imprese di spedizione, che nei centri storici e nelle aree urbane utilizzano mezzi di massa complessiva limitata e che spesso consegnano anche su appuntamento per ovviare a eventuali restrizione del traffico».

Quello dell’accesso ai centri urbani rappresenta una delle maggiori criticità che condiziona le attività degli operatori del trasporto e della logistica, poiché l’istituzione delle zone a traffico limitato (Ztl) e le modalità d’ingresso vengono autonomamente stabilite dalle singole amministrazioni comunali per arginare la crescente immissione su strada di mezzi privati (+48,2% nel numero di passeggeri per chilometro tra il 2002 e il 2008).

[continua su «Largo Consumo»]