Insetti nemico pubblico

di Fabio Massi

Il settore dei prodotti antizanzare e degli altri insetticidi per uso domestico ha risentito meno di altri comparti del largo consumo alla crisi economico-finanziaria degli ultimi mesi, anche grazie a una stagionalità favorevole caratterizzata dalle calde temperature. Si tratta di un comparto dalla spiccata propensione all’innovazione in termini di sostanze, sostenibilità e packaging, e anche per questo rimane abbastanza concentrato in un numero limitato di imprese. 

Quando si alzano le temperature e si avvicina la stagione calda tutti noi sappiamo che è giunta nuovamente l’ora di ingaggiare una lotta senza quartiere, quella che ogni anno ci vede fronteggiare zanzare, formiche, mosche, vespe, termiti, scarafaggi e gli altri fastidiosissimi insetti che tormentano il nostro sonno, i nostri pasti, le nostre passeggiate, le nostre vacanze, il nostro relax. Ed ecco allora che scatta la corsa a controllare le condizioni delle armi e delle munizioni in nostro possesso: piastrine, spirali, spray, emanatori, polverine, candele e fiaccole, repellenti, lozioni, stick, gel e tanti altri prodotti che ci alleviano l’esistenza e di cui non possiamo fare a meno.
Secondo i dati Nielsen raccolti nel 10° Osservatorio dell’Associazione nazionale detergenti e specialità per l’industria e per la casa (Assocasa-Federchimica) – che riunisce circa 100 imprese nazionali e multinazionali operanti in Italia, con circa 6.000 addetti – il mercato degli insetticidi in Italia vale circa 155,8 milioni di euro e nel 2010 ha fatto registrare una flessione del 5,4% rispetto all’anno precedente. Il segmento più consistente è rappresentato dagli insetticidi per elettroemanatori che pesano per il 29,2% (-0,8%), seguiti dagli insetticidi per volatili con il 24% (-7,5%), dagli antitarme con il 17,6% (-7,1%), dagli insetticidi per striscianti con il 17,4% (-5,2%) e dagli elettroemanatori insetticidi con l’11,4% (-9%). Il comparto degli insetticidi pesa a valore per il 3,9% sulle vendite complessive del settore della cura della casa che, nell’anno terminante ad agosto 2011, ha sfiorato i 4.000 milioni di euro, facendo registrare una contrazione dell’1,8% rispetto ai 12 mesi precedenti.

Il segmento principale del settore è costituito dai detersivi per tessuti che incidono per il 45,4% e hanno mostrato un -3,2%, seguono i detergenti per superfici con il 18,9% (-1,5%), i prodotti per il lavaggio delle stoviglie con il 13,5% (+3,2%), gli accessori casa con il 10,5% (0%), i deodoranti con il 6,2% (+0,3%), gli insetticidi – come già detto in precedenza – con il 3,9% (-5,4%) e il segmento della cura dei tessuti con lo 0,4% (-12,3%). «Fortunatamente il mercato dei prodotti insetticidi nel 2011 non sembra aver risentito eccessivamente della crisi economica – afferma Luca Cucciniello, direttore marketing di Guaber – soprattutto se confrontato con altri comparti del largo consumo. In particolare questo mercato ha beneficiato di una stagionalità favorevole, che ha visto la stagione calda prolungarsi per tutto il mese di settembre e buona parte di ottobre, con la conseguente crescita della domanda di prodotti rispetto allo stesso periodo del 2010. Nell’ambito di questo settore i segmenti che hanno mostrato una maggiore dinamicità sono stati, come già accade da qualche anno a questa parte, i prodotti repellenti per la persona e quelli per l’elettroemanazione (o sistemi elettrici), che sono tra l’altro i più grandi del mercato per valore. Altro segmento che ha visto una notevole crescita è stato quello degli spray da esterni, soprattutto per effetto dell’elevata infestazione di vespe verificatasi nel corso dell’anno».

Col perdurare della crisi economico-finanziaria che sta continuando a condizionare i consumi, i prodotti per la casa nella prima parte del 2011 hanno mostrato una tendenza della domanda ancora più negativa di quella dei beni di largo consumo in generale: -3% sia in termini reali sia a prezzi correnti. Gli insetticidi, grazie anche al caldo anticipato, hanno fatto registrare performance migliori, un trend favorito dall’export, nonostante le difficoltà dovute all’iter burocratico necessario per l’autorizzazione alla vendita degli insetticidi. «Il mercato degli insetticidi è normalmente influenzato dall’andamento del tempo nella stagione di vendita – spiega Enzo Carraro, presidente di Praise Corporation – e questo incide sulle performance in termini di vendite. Il risultato del 2011 è stato leggermente inferiore rispetto all’anno precedente e tale variazione, più che alla crisi, è infatti attribuibile soprattutto all’effetto climatologico. In un qualche modo, però, l’onda negativa della presente situazione economica si farà sentire anche nel nostro settore, ma andrà maggiormente a impattare su quei prodotti che hanno una battuta di cassa significativa: la zanzara, comunque, rimane un fastidio e, in qualche misura, il consumatore non potrà esimersi dall’utilizzare un qualche rimedio per ridurre questo fastidio, semmai cercherà di acquistare qualcosa che non abbia un prezzo eccessivo e che porti con sé un vissuto di efficacia».

Ecco allora che, secondo Carraro, i prodotti in grado di mostrare una maggiore dinamicità potranno essere i classici del settore, come le piastrine e le spirali che uniscono una efficacia riconosciuta a un prezzo non fortemente impattante sulla spesa al supermercato. Il comparto degli insetticidi resta abbastanza concentrato in un numero limitato di player, poiché le imprese necessitano di un know-how formulistico e regolatorio non proprio banale, e il consumatore è, in misura maggiore rispetto ad altri prodotti, particolarmente legato alla marca tradizionale. Si tratta, infatti, di un settore caratterizzato da una buona propensione all’innovazione soprattutto in termini di sostenibilità ambientale, sicurezza della salute e packaging, anche se negli ultimi anni si sta assistendo a un’apertura a favore delle private label che sono arrivate a coprire il 10% del mercato, con una crescita lenta ma continua.

Tra i canali di distribuzione, l’unico in netta crescita è quello specialistico (+8%), grazie alla particolare attenzione verso il cliente, attraverso una qualità del servizio sempre più alta, al maggior assortimento all’assistenza e alle promozioni occasionali. Il discount registra una certa stabilità, grazie anche alle private label che offrono una gamma dei prodotti sempre più allargata. «Il mercato insetticida ha confermato anche nel 2011 una notevole sensibilità all’innovazione ¬– afferma Luca Cucciniello, direttore marketing di Guaber – che rimane una delle leve trainanti la crescita del settore. In particolare l’innovazione dello scorso anno è stata focalizzata più su nuove applicazioni/modalità di uso/funzione dei prodotti che sulla ricerca di nuove sostanze o ingredienti. Anche in questo caso la maggior parte delle innovazioni ha trovato spazio nel segmento dei repellenti per la persona e in quello dell’elettroemanazione che, come detto, sono i più grandi e quelli che hanno trainato la crescita del mercato». L’innovazione di prodotto rappresenta di certo uno stimolo allo sviluppo del comparto, a patto che sia in grado di mostrare un risultato immediatamente riconoscibile e valutabile dai consumatori…

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