Alla Fiera dell’East

David Price, 26enne lanciatore mancino dei Tampa Bay Rays (foto: Charles Krupa/AP)

di Fabio Massi

La corsa verso la testa della East Division dell’American League è più che mai incerta. Gli Yankees, che a inizio agosto avevano un vantaggio consistente su Baltimore e Tampa Bay, si sono fatti rimontare dalle inseguitrici e ora sentono il loro fiato sul collo. Le ultime gare della regular season saranno decisive e vedranno sfidarsi le tre franchigie l’una contro l’altra, con un finale emozionante che potrebbe riservare più di una sorpresa.

A un mese dall’inizio della post-season, in quasi tutte le division i giochi per la leadership sembrano ormai fatti. Nella National League, Washington e Cincinnati da tempo non hanno più rivali nei rispettivi gironi, mentre San Francisco non dovrebbe avere problemi nel tenere a distanza i Dodgers. Nelle divisioni dell’American League, invece, la situazione è meno definita: se si esclude la West che vede Texas condurre senza grosse difficoltà, l’esito negli altri due gironi appare più incerto.

Nella Central c’è un bellissimo duello tra White Sox e Tigers che quasi certamente si contenderanno la testa fino all’ultima partita di regular season, mentre la East sembra uno di quei mercati affollati e rumorosi dove regna la confusione e tutti contrattano sul prezzo dei prodotti. Alla “Fiera dell’East”, infatti, nell’ultimo mese è successo di tutto, a cominciare dal tracollo dei Red Sox che hanno giocato un agosto da incubo: nelle ultime 33 gare hanno collezionato un record di 10 vittorie contro 23 sconfitte, una roba da Houston Astros (senza offesa per i tifosi delle stelle texane). Al disastroso cammino di Boston sul diamante, poi, si è aggiunto il clamore suscitato dalle cessioni eccellenti che la franchigia ha deciso di completare a fine agosto per necessità di cassa. Il passaggio di Adrian Gonzalez, Josh Beckett, Carl Crawford e Nick Punto ai Dodgers di Magic Johnson non ha fatto sicuramente piacere ai fan dei Calzini Rossi, sempre meno entusiasti della direzione tecnica del sempre meno sorridente Bobby Valentine, considerato il principale promotore di quelle cessioni.

Sorvolando sull’ennesima anonima stagione dei Blue Jays (nonostante i 37 fuoricampo di Encarnacion e i 27 di Bautista), vale la pena concentrarsi sulle altre tre franchigie della division. A inizio agosto gli Yankees avevano il terzo miglior record di vittorie di tutta la Major League ed erano lanciati verso la conquista della East in tutta scioltezza, avendo un vantaggio di ben 6.5 partite sia su Baltimore che su Tampa Bay. Oggi questo tesoretto si è ridotto al lumicino e New York sente ormai il fiato sul collo delle due rivali, che seguono a 1 e 2.5 gare. Nelle ultime 32 partite le tre franchigie hanno fatto registrare numeri molto diversi tra loro: se i Bronx Bombers hanno vinto soltanto metà delle loro gare, gli O’s hanno collezionato 21 vittorie e i Rays 20. Considerando solamente le ultime due settimane, il paragone è ancora più negativo per la squadra della Grande Mela: Yankees 5-10, Baltimore 10-5 e Tampa Bay 9-6.

La classifica dell'East Division aggiornata al 5 settembre 2012

Se si entra ancora più nel dettaglio delle statistiche delle partite disputate ad agosto si può notare come gli Orioles, e soprattutto i Rays, abbiano superato gli Yankees nelle performance dei propri lanciatori. I pitcher di Tampa Bay, infatti, in 28 partite hanno messo a segno un’ERA di 2.27 (la media in Major League in quel mese è stata di 4.05) subendo soltanto 69 punti (media MLB 123), portando la propria squadra alla prima posizione di tutta la lega nelle statistiche di pitching di agosto. Anche i lanciatori di Baltimore non sono andati affatto male con 3.69 di ERA e 106 run (9° posto in MLB), mentre i numeri di CC Sabathia & Co. si sono avvicinati più ai valori medi della MLB. In termini di statistiche in battuta, invece, le cifre premiano i Bronx Bombers rispetto alle altre due franchigie, anche se non così nettamente. New York, infatti, ha chiuso lo scorso mese con 133 punti, 256 valide, 36 fuoricampo e .268 di media battuta, mentre Tampa Bay ha segnato 121 run, con 242 hit, 29 homerun e .260 di AVG. Gli Orioles, infine, hanno messo a tabellino 118 punti, 226 valide, 34 fuoricampo e .251 di AVG.

Nelle 26 gare che restano da giocare prima che inizi la post-season, perciò, ne vedremo sicuramente delle belle, anche perché le tre contendenti si affronteranno l’una contro l’altra, a cominciare dalla serie imminente tra gli Yankees e gli Orioles in casa di questi ultimi. La lotta per la conquista della leadership nella “Fiera dell’East” è più che mai incerta, l’unica cosa chiara è che il calendario ci regalerà una resa dei conti al cardiopalmo: nelle ultime tre gare, infatti, gli Yankees ospiteranno i Red Sox – che, manco a dirlo, venderanno cara la pelle agli odiati rivali – e gli Orioles faranno visita proprio ai Rays. Un vero affare per lo spettacolo.